Un futuro digitale per attivismo, sostenibilità e impatto sociale
Un progetto innovativo di Slow Food e Fondazione DIG421 per unire tecnologia,
sostenibilità e inclusione e promuovere una cultura del cibo sostenibile.

Unire le potenzialità dell’intelligenza artificiale alla visione di un mondo più buono, pulito e giusto: è questo l’obiettivo del progetto nato dalla collaborazione tra Slow Food, Fondazione DIG421 e 2i3T, Incubatore d'Imprese di UniTO, che oggi presentano ufficialmente una piattaforma linguistica avanzata basata su AI, pensata per promuovere una comunicazione inclusiva che raggiunga tutte le comunità della rete e non solo.
L’innovazione, sviluppata nel cuore del polo tecnologico di Roreto di Cherasco (Italia), è frutto di un lavoro congiunto tra esperti di linguistica computazionale, intelligenza artificiale e comunicazione interculturale, e rappresenta un passo concreto per favorire sempre di più l’accesso alla filosofia e ai contenuti di Slow Food.
Slow Food è un movimento globale che unisce gruppi locali e attivisti attorno a una visione comune: garantire che tutti abbiano accesso a un cibo che sia buono per loro, buono per chi lo produce e buono per il pianeta. «La comunicazione che vogliamo adottare deve riflettere i princìpi alla base del nostro movimento, raccontando le storie di chi ogni giorno produce il nostro cibo, facendoli sentire parte della stessa rete, al di là delle differenze linguistiche, ambientali e culturali » - ha dichiarato Edward Mukiibi, presidente di Slow Food.
Una tecnologia al servizio della cultura del cibo e della sostenibilità
La piattaforma verrà realizzata con il supporto tecnico di KPMG, leader a livello globale nei servizi professionali alle imprese. Presente in oltre 140 Paesi, KPMG affianca organizzazioni pubbliche e private nei processi di trasformazione digitale, offrendo competenze avanzate in ambito di intelligenza artificiale, data analytics e innovazione tecnologica.
L’obiettivo è quello di progettare un’architettura scalabile, basata su tecnologie Microsoft – tra cui Azure OpenAI, SharePoint e Power Platform – per permettere a Slow Food di potenziare la gestione dei contenuti in più lingue, automatizzare i flussi di lavoro e facilitare una collaborazione efficace tra i team della rete globale.
Il progetto nasce innanzitutto dalla volontà comune di rafforzare l’inclusività, partendo da un elemento universale: il cibo come crocevia di culture, saperi e tradizioni gastronomiche capaci di superare confini e differenze. La nuova piattaforma linguistica basata su intelligenza artificiale sarà in grado di tradurre e semplificare contenuti complessi, rispettando i contesti culturali e adattandosi alle specificità linguistiche locali.
Slow Food ha scelto di sviluppare questo strumento per garantirne la coerenza con i propri valori e con la propria visione culturale. Alimentata da una selezione accurata di contenuti, materiali e conoscenze raccolti in oltre trent’anni di attività in tutto il mondo, questa tecnologia non rappresenta soltanto un supporto operativo, ma un nuovo modo per amplificare e diffondere la voce del movimento. In un’epoca in cui le tecnologie digitali plasmano profondamente l’accesso all’informazione e le modalità di relazione tra le persone, è fondamentale disporre di strumenti capaci di incarnare una comunicazione inclusiva, consapevole, rispettosa delle diversità e radicata nei territori.
Una sinergia tra ricerca, impresa e società civile
Fondazione DIG421 e Tesisquare hanno messo le loro competenze tecnologiche a disposizione di un progetto che non guarda solo al futuro, ma anche alla dignità delle persone, all’equità e alla condivisione della conoscenza. È un chiaro esempio di come la tecnologia possa avere un impatto etico e sociale positivo.
«Crediamo fermamente nell’importanza di adottare l’intelligenza artificiale in modo sostenibile e al servizio dell’essere umano. È stato stimolante supportare Slow Food in questo percorso, che rappresenta un primo passo verso un uso dell’innovazione tecnologica capace di abilitare progetti internazionali con un impatto sociale concreto. La tecnologia, quando guidata da valori, può davvero diventare uno strumento al servizio delle persone» – hanno dichiarato Elio Becchis, Direttore della Fondazione e Diego Gosmar, AI Advisor di Fondazione DIG421 e Head of Artificial Intelligence del gruppo Tesisquare.
Verso una rete globale più equa
Questa tecnologia verrà integrata all’interno dei portali e delle piattaforme di Slow Food, supportando le comunità locali nella diffusione delle proprie storie, battaglie, conoscenze e tradizioni gastronomiche, contribuendo alla costruzione di un mondo in cui il cibo buono, pulito e giusto sia davvero per tutti.
Il lancio di questo strumento è solo il primo passo: sono già in programma ulteriori sviluppi e applicazioni in ambito educativo, agroecologico e sociale, con l’obiettivo di rendere la tecnologia linguistica uno strumento di empowerment per le comunità del movimento.
«Nel suo ruolo di hub ed attivatore dei soggetti dell’ecosistema dell’innovazione del territorio l’Incubatore 2i3T si è posto con entusiasmo tra i promotori del progetto, che attraverso innovazione, tecnologia ed impatto sociale integra i pilastri della sua missione. – Ha commentato Fiorella Altruda, Presidente di 2i3T - La disponibilità di questo nuovo strumento avanzato consentirà sicuramente una partecipazione sempre più ampia su temi centrali a livello globale come cibo, cultura e sostenibilità e 2i3T proseguirà di certo nel futuro con il suo impegno nell’affiancare questa iniziativa attraverso le sue competenze e il suo network».